C’è anche padre Salvatore Morittu fra i premiati, questa mattina al Quirinale, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Il riconoscimento, di cui padre Morittu era stato informato a inizio anno proprio nel giorno in cui veniva dimesso dall’ospedale, a Sassari, dopo avere contratto il Covid, arriva “per aver dedicato tutta la sua vita al contrasto alle tossico-dipendenze e all'emarginazione sociale".

Le onorificenze consegnate questa mattina da Mattarella, relative agli anni 2020 e 2021, sono conferite "motu proprio" a cittadini distintisi per senso civico e solidarietà, superamento delle barriere, tutela della salute, cooperazione internazionale, atti di eroismo, cultura dell'inclusione, diritti dell'infanzia, imprenditoria etica, legalità e coesione sociale e impegno su temi di rilevanza sociale.

“FRATE SALVATORE” – “Signor Presidente, ho trascorso il Natale in un reparto anti-covid (dopo 39 vissuti con i tossicodipendenti), con nuovi poveri – scriveva padre Morittu a Mattarella in una missiva di ringraziamento –  e io, povero con loro, e con il personale sanitario strematissimo ma indefesso. Per me francescano è stato come vivere un Natale di Greccio incarnato nell'attualità di questa pandemia”.

“Quando ci potremo incontrare – aggiungeva poi – le chiedo di aggiungere al titolo di 'commendatore' anche quello di 'frate Salvatore': mi farà sentire ancora più a mio agio col mio padre San Francesco".

"Lei capirà, signor Presidente, che la gioia di essere vivo e poter tornare a casa, ha superato l'imbarazzo e l'onore che Lei ha voluto dare alla mia persona", spiegava ancora padre Morittu. “Non di meno, voglio tanto ringraziarLa perché ha rivolto il Suo sguardo sulla gente e sui problemi della mia Sardegna”. “Lei ha onorato i miei Frati, i Volontari della nostra Associazione – proseguiva ancora –  … e una incredibile moltitudine di uomini e donne che in questi 40 anni hanno convissuto con me sulla frontiera della droga, dell'Aids e dell'emarginazione sociale in Sardegna".

IL PROFILO – Padre Morittu, nel 1980, ha fondato a Cagliari la Comunità San Mauro, prima comunità terapeutica residenziale per tossicodipendenti in Sardegna e il Centro di Accoglienza San Mauro per preparare i giovani al programma residenziale e allo stesso tempo per fare prevenzione sul territorio. Solo due anni dopo ha dato vita alla Comunità di S'Aspru, nelle campagne di Siligo, nel Sassarese, utilizzando una vecchia fattoria di proprietà della diocesi.

Nel 1984 è la volta del Centro di Accoglienza "Città di Sassari", con le stesse funzioni di quello di Cagliari e di "Associazione Mondo X - Sardegna per la difesa dell'uomo".

Dal 1985 comincia ad accogliere in comunità i giovani sieropositivi all'HIV e i malati di Aids che, a partire dal 1998, verranno ospitati nella Casa Famiglia Sant'Antonio Abate, unica struttura socio-residenziale nell'isola che accoglie persone affette da HIV e patologie correlate.

Padre Morittu è socio fondatore della Società Italiana Tossicodipendenze che raccoglie a livello nazionale i più celebri ricercatori in ambito medico-farmacologico-sociale. 

(Unioneonline/v.l.)

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