"Eravamo nella nostra casa di Monte San Quirico e abbiamo avuto un ennesimo litigio. Mio marito era arrivato a casa all’alba e io avevo sospettato un tradimento. Quando gliel'ho detto lui mi ha picchiata e trascinata in camera. Poi mi ha puntato una pistola carica alla tempia".

È uno dei passaggi della testimonianza resa in aula, al tribunale di Lucca, da Sabrina Landucci, ex moglie di Mario Cipollini, che accusa l'ex campione di ciclismo di stalking e maltrattamenti.

"Non era neppure la prima volta, perché mi aveva già rincorso una volta armato con la sua pistola", ha aggiunto la donna nella sua deposizione, riferendo poi di altri episodi di violenza.

Landucci, inoltre, ha spiegato che anche dopo la separazione che ha posto fine al matrimonio contratto nel 1993 l'ex ciclista toscano avrebbe iniziato a perseguitarla senza darle tregua, arrivando anche inseguirla con l'auto.

Si tratta della seconda indagine avviata dopo la denuncia della Landucci. La prima era finita con un'archiviazione. Poi una successiva inchiesta ha invece portato al rinvio a giudizio di Cipollini.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata