“Quando è esondato il torrente di Nevola, il bambino stava tornando a casa con la madre, in auto. Quando lei ha visto l'ondata d'acqua, è scesa e ha cercato di fuggire tenendo il figlio per mano, ma sono stati travolti da acqua e fango. La mamma l'abbiamo trovata a un km e mezzo di distanza, su un cumulo di detriti, del bambino invece non c'era più traccia".

Questo il tragico racconto, nelle parole del sindaco Carlo Manfredi, di quanto accaduto a Silvia Mereu, farmacista di origine sarda investita assieme al figlioletto di 8 anni dalla piena provocata dall’ondata di maltempo che ha devastato il Comune di Castelleone di Suasa e molti altri centri della provincia di Ancona nella notte tra giovedì e venerdì. 

La donna – residente nel Comune di Barbara e figlia di una coppia di Urzulei emigrata nelle Marche – è stata soccorsa e affidata alle cure dei medici, mentre il piccolo risulta ancora disperso

Le ricerche sono proseguite senza sosta per tutta la giornata di venerdì, condotte anche con un elicottero e un termoscanner, ma finora non hanno avuto esito. 

Il bilancio dell’ondata di maltempo nelle Marche è pesantissimo: 10 morti e 3 dispersi. I danni sono al momento incalcolabili.

Sui luoghi colpiti anche il presidente del Consiglio Mario Draghi: “È un disastro. Faremo tutto il possibile", ha detto il premier nel corso della sua visita.

(Unioneonline/l.f.)

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