Un dramma nel dramma. È quello di Silvia Mereu, farmacista di origine sarda, che si è vista strappare dalla braccia Mattia, il figlioletto di 8 anni durante la piena che ha devastato il Comune di Barbara (Ancona), uno dei centri delle Marche più funestati dal maltempo di queste ore

La donna – di circa 40 anni – stava andando dalla madre, ma la sua auto tra Castelleone di Suasa a Arcevia è stata travolta dall'onda di piena del torrente Misa. La vettura è stata trascinata via: lei è stata salvata, mentre il figlioletto è purtroppo finito nel novero dei dispersi.

I genitori di Mereu, di Urzulei,  erano emigrati nelle Marche dove negli anni si erano già trasferiti numerosi familiari, partiti dalla Sardegna in cerca di fortuna. 

Tra i dispersi altre due donne: Brunella Chiu, 56 anni, e la figlia 17enne.

Le ricerche sono condotte dalla Protezione civile e dai vigili del fuoco.

“Non è stata un'alluvione ma uno tsunami”, il commento amaro del sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini.

Che aggiunge: “È stato come il cedimento di una diga. È venuto giù il mondo in un attimo. Un rumore sordo terrificante e poi l'ondata”.

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