Il boss mafioso di Brancaccio Giuseppe Graviano, le cui intercettazioni contenenti frasi su alcune presunte "cortesie" fatte a Silvio Berlusconi sono state depositate agli atti del processo a Palermo per la trattativa tra Stato e mafia, aveva un coltello nella sua cella del supercarcere di Marino del Tronto, ad Ascoli Piceno.

Arma che è stata sequestrata e che era nascosta nell’intercapedine del letto del capo di mafia, condannato a più ergastoli e ora trasferito in un altro carcere.

Il boss ha fatto ricorso contro il sequestro, sostenendo che il coltello non è suo. L'udienza relativa al ritrovamento dell'arma - che ha una lunga lama e un’impugnatura fatta col nastro isolante - è fissata per lunedì 12 davanti al Tribunale del Riesame di Ascoli.

Su come il coltello possa essere finito dentro la cella è stata aperta un'indagine.

(Redazione Online/m.c.)

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