L’omicidio di Serena Mollicone non ha ancora un colpevole. 

I giudici di Cassino hanno assolto tutti e cinque gli imputati per il delitto della ragazza, assassinata il primo giugno del 2001.

Cinque le persone alla sbarra per cui i pm, convinti che l’omicidio sia avvenuto nella caserma dei carabinieri di Arce, avevano sollecitato pesanti condanne.

Per Marco Mottola, secondo la Procura autore materiale del delitto, erano stati chiesti 24 anni. Per il padre Franco Mottola, all’epoca comandante della caserma, erano stati chiesti 30 anni. Ventuno gli anni di carcere sollecitati per Anna Maria, moglie di Franco e madre di Marco. Tutti e tre accusati di omicidio.

L'ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola (Ansa)
L'ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola (Ansa)
L'ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola (Ansa)

I pm avevano chiesto anche 15 anni per il luogotenente Vincenzo Quatrale, accusato di concorso esterno in omicidio, e 4 anni per l'appuntato dei carabinieri Francesco Suprano a cui era contestato il favoreggiamento.

Dopo la lettura della sentenza le grida “vergogna” ma anche lacrime e abbracci. I giudici si sono riuniti stamattina in camera di consiglio, ne sono usciti dopo 10 ore circa facendo cadere le accuse per tutti gli imputati.

Alta tensione anche all'esterno del Tribunale, dove in molti hanno urlato “assassini”. Un gruppo di persone dopo la decisione dei giudici ha persino inseguito e tentato di aggredire fisicamente la famiglia Mottola e gli avvocati difensori. Sono intervenute le forze dell’ordine per tenerli a bada e per “scortare" gli imputati.

Anna Maria Mottola (Ansa)
Anna Maria Mottola (Ansa)
Anna Maria Mottola (Ansa)

“NON POTEVAMO FARE DI PIÙ”

“Questa Procura prende atto della decisione che la Corte di Assise nella sua libertà di determinazione ha scelto. E' stato offerto tutto il materiale probatorio che in questi anni tra tante difficoltà è stato raccolto. La Procura di Cassino non poteva fare di più”. Così l'ufficio giudiziario commenta la sentenza.

“Gli elementi a sostegno dell'accusa – si legge nel comunicato – hanno superato l'esame della udienza preliminare. Il contraddittorio tra le parti nel corso delle numerose udienze celebratesi davanti la Corte evidentemente ha convinto giudici circa la non colpevolezza degli imputati. Sarà interessante leggere le motivazioni sulle quali si farà un analitico e scrupoloso esame per proporre le ragioni dell'accusa innanzi al giudice superiore”.

Marco Mottola (Ansa)
Marco Mottola (Ansa)
Marco Mottola (Ansa)

“FINALMENTE LA VERITÀ, NOI INNOCENTI”

“Oggi è uscita fuori la verità, lo abbiamo sempre detto che eravamo innocenti, hanno detto Franco e Marco Mottola. 

LO ZIO DI SERENA: “NON CI FERMEREMO”

“Non ci fermeremo di fronte a questa meschinità, la verità su quanto accaduto è ben altra”. Sono le parole di Antonio Mollicone, zio di Serena.

(Unioneonline/L)

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