"Un atto discriminatorio" che va "immediatamente modificato".

Il Tribunale di Milano ha condannato il comune di Lodi per la vicende delle mense vietate ai bimbi stranieri, accogliendo le istanze delle famiglie, rappresentate dalle associazioni Asgi e Naga.

Il comune a guida leghista - scrivono i giudici milanesi - deve dunque fare marcia indietro e ripristinare lo stato di cose precedente il provvedimento del sindaco Sara Casanova.

Anche i cittadini non appartenenti all'Unione Europea devono poter presentare la domanda per accedere alle prestazioni sociali con il modello Isee, alle stesse condizioni dei cittadini italiani e della Ue.

Il caso è ormai noto a tutti: la Giunta leghista aveva introdotto un regolamento che imponeva ai migranti di far certificare nei Paesi d'origine l'assenza di proprietà immobiliari. Certificazioni in lingua originale - e con traduzione in italiano - che per molte famiglie era difficilissimo ottenere. E per alcune impossibile, visto che in diversi Paesi non esiste il Catasto o uffici pubblici che possano rilasciare i documenti richiesti.

La conseguenza è che nelle ultime settimane diversi cittadini provenienti dai Paesi extra-Ue non hanno potuto accedere alle prestazioni sociali agevolate. E molti bambini stranieri hanno pranzato a scuola con panini o alimenti portati da casa, separati dai loro compagni italiani.

(Unioneonline/L)
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