Potrebbe essere stata uccisa Josephine Odijie, la 35enne di nazionalità nigeriana trovata senza vita domenica scorsa in una piscina, a Cavacurta di Castel Gerundo (Lodi).

La causa del decesso sarebbe l'annegamento, ma il pm Domenico Chiaro ha spiegato di non escludere nessuna ipotesi.

Per questo è stata aperta un'indagine per omicidio.

A insospettire gli inquirenti il fatto che il corpo presentasse molti lividi, soprattutto sulle ginocchia e sui gomiti: la donna potrebbe esserseli procurata da sola oppure potrebbero essere risultato di lesioni.

Secondo quanto emerso dai primi esami, la donna era a stomaco vuoto, dunque non sarebbe deceduta in seguito a una congestione.

Viene inoltre l'esclusa l'ipotesi di una rapina nella villa, in quanto nell'abitazione non sono stati toccati oggetti preziosi.

Il giorno della tragedia il compagno di Josephine, Stefano Acerbi, 78 anni, si trovava in vacanza.

Sembra che l'anziano imprenditore facesse regolarmente "donazioni importanti" alla 35enne.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se questi regali fossero pretesi dalla donna oppure fossero elargiti volontariamente dal compagno.

(Unioneonline/F)
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