Lutto cittadino martedì a Novara nel giorno dei funerali dei Leonardo, il bimbo di 20 mesi ucciso di botte in casa, e per il cui omicidio volontario pluriaggravato sono stati arrestati la mamma Gaia Russo, 22 anni, e il compagno Nicholas Musi, 23.

Lo ha annunciato il sindaco della cittadina Alessandro Canelli.

Nella serata di lunedì ci sarà invece una fiaccolata in memoria del piccolo, con arrivo in piazza Duomo dove ci sarà un minuto di raccoglimento.

Leonardo è stato massacrato, il suo corpicino "martoriato", come confermato dall'esito dell'autopsia. Fatale un violento colpo all'addome, la madre aveva parlato di "caduta accidentale dal lettino".

Quando venerdì è stata fermata, Gaia - che si trova in una struttura protetta perché è incinta - non ha versato neanche una lacrima. Non ha accusato il compagno e neanche si è presa le colpe, è rimasta impassibile. Non ha detto nulla.

"Mio figlio non respira più", questo ha detto la ragazza agli operatori del 118. "Se non lo salvate vi ammazzo", aveva minacciato lui, Nicholas.

E a quanto pare la violenza fatale è arrivata in un contesto di continui maltrattamenti. Il giovane ha precedenti penali per furto, ma anche precedenti di polizia per violenza sessuale, maltrattamenti, stupefacenti e truffa. Tracce di cocaina sono state trovate nel suo sangue, ma non è chiaro se fosse sotto effetto quando Leonardo è morto.

IL PADRE NATURALE - "Mi stanno tenendo tutti fuori da questa storia e soffro tantissimo. Mi vengono in mente tutte le cose che facevamo assieme, quando giocavamo o uscivamo, gli volevo un bene pazzesco". Non si dà pace Mouez Ajouli, padre biologico di Leonardo. Il piccolo non ha il suo cognome "perché ho avuto qualche problema con la legge e mi sono stati tolti due figli che avevo avuto prima di Leo, non volevo che mi togliessero anche lui", ha detto intervistato da Repubblica. E ora si chiede: "Ero davvero io il cattivo?". E racconta l'ultimo incontro col piccolo e i sospetti che aveva da quando Gaia ha trovato il nuovo compagno: "Dei miei amici mi han detto che era cambiata, che qualcosa non andava. Anche lei mi ha iniziato a minacciare dicendomi di stare lontano, altrimenti non mi avrebbe fatto più vedere Leo. E anche quando lo vedevo, non era più come prima: l'ultima volta due settimane fa, ma c'era anche quell'altro e non mi sono potuto fermare. Leo è venuto a darmi un bacio ed è tornato dalla madre. Poi non l'ho più visto".

La nonna materna ha espresso su Facebook tutto il suo dolore: "Sei e sarai per sempre un angelo puro e delicato. Nessuno merita il tuo perdono, siamo tutti indegni e dannati".

(Unioneonline/L)
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