L'autopsia durata quattro ore sul corpo di Chiara Ugolini non ha permesso di determinare con esattezza la causa della morte della giovane, per l'omicidio della quale è in arresto Emanuele Impellizzeri, suo vicino di casa. 

L'esame autoptico ha riscontrato diversi traumi interni, alla nuca, al torace, all'addome, segno di una colluttazione violenta con l'aggressore, ma nessuna lesione che da sola spieghi la causa del decesso. 

Da approfondire anche l'entità dei danni causati dalla candeggina, messa sullo straccio usato dal killer, che la vittima è stata costretta a ingerire. 

La 27enne di Calmasino (Verona), paesino che si affaccia sul Lago di Garda, è stata uccisa domenica dal 38enne.

Nessuna ipotesi è al momento scartata, anche se al momento quella più accreditata potrebbe essere di una aggressione a sfondo sessuale. Aggressione alla quale la giovane avrebbe tentato di ribellarsi con tutte le sue forze.

Secondo quanto emerso oggi, sulla base degli accertamenti svolti dai carabinieri, Impellizzeri si sarebbe introdotto nell'appartamento di Ugolini da una delle finestre di servizio della scala del condominio, che dà accesso al terrazzino dell'appartamento della vittima.

(Unioneonline/F)

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