Oggi è maggiorenne, ma da bambina non ha mai messo piede a scuola, né è mai andata dal medico o in ospedale. È la storia di una ragazza di origini cinesi che, fin dalla nascita, ha vissuto come un fantasma.

Registrata all'anagrafe di Rovigo, è poi “scomparsa” sino alla primavera dell’anno scorso quando la Polizia locale di un paese della Bassa bresciana l’ha identificata – con la madre – in un laboratorio tessile clandestino.  

Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Bresciaoggi, sarebbe stata l'ultima tappa del girovagare del genitore nell'Italia del Nord sempre in fabbriche cinesi non autorizzate. Sulla vicenda, emersa oggi a distanza di quasi un anno dalla scoperta, con la giovane nel frattempo diventata maggiorenne, potrebbero pronunciarsi le autorità che stanno valutando il percorso della ragazzina. La giovane è sempre stata al fianco della madre, dopo che la donna si è separata dal marito.  

(Unioneonline/v.f.)

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