La morte di Sarah, l'autopsia conferma:"Strangolata dallo zio Michele"
Sara Scazzi è morta per strangolamento; quanto alla violenza sessuale che potrebbe aver subito, stando alla confessione dello zio-assassino, bisognerà attendere l'esito degli esami di laboratorio. E' quanto emerso dall'autopsia eseguita, su incarico della Procura di Taranto.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo oltre 40 giorni in cui il cadavere è rimasto in acqua, ha spiegato Strada, gli esami di laboratorio sono necessari per accertare se c'è stata o meno violenza e per rintracciare l'eventuale Dna dell'aggressore. Il medico legale ha a disposizione 60 giorni di tempo per depositare la relazione conclusiva della perizia autoptica.
LA CONFESSIONE - Dopo ore di interrogatorio Michele Misseri ha confessato tutto. E' lui l'assassino della nipote Sarah Scazzi scomparsa il 26 agosto nel Tarantino. “L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era già morta”. È la confessione choc di Michele Misseri, che ieri ha ammesso di avere ucciso la nipote quindicenne Sarah Scazzi. L'omicidio è avvenuto il 26 agosto nel garage della casa dell'uomo. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, l'assassino lo ha denudato e successivamente ha bruciato i vestiti. Misseri, 54 anni, ha confessato l’omicidio della nipote dopo un interrogatorio durato ore nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Ha strangolato la nipote adolescente dopo aver perso la testa per il rifiuto opposto dalla ragazza alle sue ripetute attenzioni morbose. Il corpo di Sarah è stato poi gettato in una sorta di pozzo pieno d'acqua in un podere tra Avetrana e San Pancrazio Salentino, di proprietà della famiglia Misseri, dove è stato trovato in stato molto avanzato di decomposizione.
IL RECUPERO DEL CORPO - Le operazioni di recupero del corpo della giovane sono durate ore. La cisterna non era profonda, ma presenta strettoie: inoltre il cadavere sarebbe stato coperto con pietre. Il pozzo dove si è lavorato è uno dei tantissimi delle campagne della zona, alcuni dei quali non sono censiti. I primi esami hanno constatato le pessime condizioni di conservazione del corpo. Per avere la certezza che si tratti della giovane di Avetrana ci si dovrà affidare all'esame del Dna.
L'ASSASSINO - L'uomo è in stato di fermo di polizia giudiziaria per omicidio volontario. Un'accelerazione alle indagini, culminate nella deposizione-fiume resa oggi dall'uomo, la si è avuta a partire dal 29 settembre quando Misseri annunciò di aver ritrovato il telefonino di Sarah dopo aver bruciato delle erbacce in campagna. Una versione che suscitò sorpresa per la coincidenza che fosse stato proprio un parente stretto a ritrovare il telefonino di Sarah, e che spinse gli investigatori a privilegiare la pista dei familiari per poter venire a capo della vicenda. "La notizia che non volevamo arrivasse, è arrivata", ha commentato uno dei legali della famiglia Scazzi, Walter Biscotti. "Il ritrovamento del telefonino - ha aggiunto - ha dato velocità all'attività investigativa. E' stato un chiaro tentativo confessorio da parte di Michele Misseri". Una scomparsa, quella di Sarah, che ha fatto sempre il pieno di audience in tv. E anche nella serata più triste, quella conclusasi con il ritrovamento del suo cadavere, ha vissuto momenti di intensa drammaticità per la partecipazione di sua madre, Concetta Serrano Spagnolo, alla diretta del programma di Rai3 'Chi l'ha visto?', in onda proprio da casa di zio Michele, assente con la moglie perché trattenuto dai carabinieri. Quando le voci che i carabinieri avevano cominciato le ricerche del corpo si sono fatte insistenti, la conduttrice, Federica Sciarelli, ha chiesto alla donna se non preferisse allontanarsi. Concetta ha risposto: "E' meglio", e accompagnata da uno dei suoi avvocati ha lasciato l'abitazione per raggiungere casa sua, dove qualche ora dopo le è stata comunicata la tragica notizia.
LA FIGLIA SABRINA "Mio padre deve pagare per quello che ha fatto": così Sabrina Misseri, figlia dell'uomo che ha ucciso Sara, ha risposto al citofono di casa ai giornalisti che volevano parlare con lei. "Non abbiamo nulla da dire - ha risposto - mio padre ha preso in giro tutta l'Italia. Noi non avevamo alcun sospetto".