La morte di Mario Biondo è stato un omicidio, il suicidio invece semplicemente inscenato.

Sono le conclusioni del gip di Palermo Nicola Aiello, che ha archiviato l’inchiesta sul caso del cameraman palermitano trovato morto nella casa di Madrid in cui viveva con la moglie, 9 anni fa.

Il magistrato, in pratica, chiude la vicenda stabilendo però che il 30enne non si è ucciso, anzi è stato ammazzato.

"Gli elementi che si traggono dal fascicolo del pubblico ministero ad avviso del giudice smentiscono la tesi suicidiaria e lasciano pensare che Mario Biondo fu ucciso da mani rimaste ignote e successivamente collocato in una posizione atta a simulare un suicidio... e per queste ragioni che ad avviso dello scrivente pur essendo rintracciabile dal fascicolo del pubblico ministero numerosi segmenti probatori che depongono per la tesi omicidiaria sostenuta dagli opponenti, la distanza di tempo dai fatti da cui si procede ha di fatto pregiudicato la possibilità di svolgere delle indagini che avrebbero potuto consentire di individuare gli autori dell'ipotizzato omicidio, per tale motivo ha disposto l'archiviazione del fascicolo", si legge nel documento.

La famiglia del cameraman, sposato con una nota giornalista spagnola, si batte da anni per avere la verità: Biondo era stato trovato impiccato alla libreria con una pashmina legata al collo.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata