Chi ha detto che i calzini vanno sempre indossati entrambi dello stesso colore?

Oggi si celebra la “Giornata dei calzini spaiati”, inno all’inclusività e al rispetto reciproco che quest’anno spegne le sue prime 10 candeline. La ricorrenza è nata in una scuola primaria del Friuli, dall’idea della maestra Sabrina Flapp, per sensibilizzare i bambini (e non solo) sull’autismo e altre diversità. In Italia la giornata non ha una data precisa e viene ricordata il primo venerdì di febbraio perché, se fosse fissa, non tutti gli anni cadrebbe in settimana e non sarebbe sempre possibile festeggiarla nelle aule, con iniziative e laboratori dedicati ai più piccoli.

Dalla sua nascita, l’iniziativa è entrata in tutte le scuole italiane, dalle materne alle superiori. Grazie anche ai social – dove è ormai celebre – la ricorrenza è stata abbracciata anche dai più grandi che, ogni anno, decidono di dare il proprio contributo in segno di supporto e solidarietà alla causa. Partecipare è semplice: basta indossare i calzini spaiati, con fantasie o colori diversi, e fare una foto alla “mise” scelta. Lo scatto poi va postato sui social utilizzando l’hashtag #calzinispaiati2023.

Pensieri e riflessioni degli studenti del Giua di Assemini in occasione della ricorrenza (foto concessa)
Pensieri e riflessioni degli studenti del Giua di Assemini in occasione della ricorrenza (foto concessa)
Pensieri e riflessioni degli studenti del Giua di Assemini in occasione della ricorrenza (foto concessa)

In occasione della giornata l’Istituto di Istruzione Superiore M. Giua, nella sua sede di Assemini, ha organizzato tante attività a tema. Gli studenti e le studentesse, raccogliendo l’invito ad indossare calzini spaiati, hanno scritto riflessioni e pensieri su calzini di cartone da loro creati e poi appesi per i corridoi della scuola. Si sono cimentati anche nella “corsa al calzino”, tenutasi nei campi di atletica. 

I ragazzi del Giua di Assemini con i professori (foto concessa)
I ragazzi del Giua di Assemini con i professori (foto concessa)
I ragazzi del Giua di Assemini con i professori (foto concessa)

(Unioneonline/v.f.)

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