La denuncia di Cotticelli: "In quell'intervista non ero io, forse sono stato drogato"
L'ex commissario alla Sanità della Calabria: "Davo fastidio alla massoneria, dopo l'intervista ho vomitato tutta la notte"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Non so cosa mi sia successo durante quell'intervista. Non ero io quello che parlava, sembrava la mia controfigura. In realtà il Piano anticovid in Calabria è già pronto da giugno e l'ho fatto io".
Sono le parole dell'ex commissario alla sanità della Calabria, Saverio Cotticelli, durante la trasmissione su La7 condotta da Massimo Giletti.
"Quell'intervista - ha aggiunto Cotticelli - è stata preceduta da una serie di attacchi mediatici e politici molto pesantI nei miei confronti. La verità è che quando in Calabria tocchi degli interessi particolari devi essere eliminato. Sono stato vittima di un piano elaborato da menti raffinatissime. Alla struttura commissariale, tra l'altro, é stato accollato un debito di 100 milioni accumulato dal Policlinico Mater Domini risalente al 2014. Sono accaduti, in sostanza, fatti molto gravi".
Cotticelli ha anche ricordato che il giorno del suo insediamento si recò dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, al quale chiese i criteri ai quali doveva improntare il suo lavoro. "La risposta del procuratore Gratteri - ha detto Cotticelli - fu di lavorare giorno e notte e di non andare a pranzo ed a cena con nessuno. Consiglio che ho eseguito alla lettera".
Con riferimento all'intervista andata in onda su Rai3 e che gli è costata l'incarico aveva spiegato nei giorni scorsi intervistato da Tpi.it: "Nemmeno la mia famiglia mi ha riconosciuto. Sono ancora sconvolto. Sto valutando con il mio medico, sto ricostruendo quello che è accaduto il giorno dell'intervista. E' tutto molto strano. Gli orari, la modalità, non torna nulla".
"Se sospetto di essere stato drogato?", aveva quindi aggiunto. "Questo non lo so. Ripeto, sto indagando: io so che dopo quell'intervista ho vomitato tutta la notte. Sono stato malissimo. La Calabria ha una terra di mezzo. Da un lato la povera gente, dall'altro il potere, in mezzo ci sono loro. La massoneria. Con i suoi riferimenti a Roma".
Per Cotticelli la sua sostituzione "era già decisa. Da sei mesi. Il ministro Speranza aveva già deciso di nominare Zuccatelli. Ormai è chiaro, carte scoperte. Io dovevo essere rimosso. E' semplice. La mia intervista è solo stato un pretesto". Le motivazioni della sostituzione a suo avviso sarebbero politiche: Zuccatelli "è di LeU, lo stesso partito di Speranza".
LA POLEMICA - Nel frattempo è polemica per la nomina di Giuseppe Zuccatelli, che fra l'altro sta trascorrendo gli ultimi giorni di quarantena dopo essere stato trovato positivo al Coronavirus, e che in un'intervista televisiva avrebbe negato l'importanza dell'impiego delle mascherine nella lotta al Covid: "Se fossi positivo devi stare con me e baciarmi per quindici minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo becchi il virus!", avrebbe precisato Zuccatelli.
(Unioneonline/v.l.)