Italiani sempre più in affanno e messi alla prova, anche nel 2017, da una situazione economica generale che, seppur in ripresa, stenta ad incidere sul bilancio delle famiglie che si trovano a fronteggiare con fatica le numerose spese.

A rivelarlo è l'Osservatorio Prodeitalia, che si pone l’obiettivo di rilevare dati sulla crisi economica che non compaiono nelle statistiche istituzionali, ma che si basano sulla raccolta e analisi di dati in riferimento alle esperienze concrete dei soggetti intervistati.

Da un'indagine recentemente condotta è in particolare emerso come il 23% degli italiani intervistati si sia indebitato nel corso del 2017 per garantire prestazioni sanitarie a un familiare in condizione di fragilità; tali debiti, in alcuni casi, sono arrivati a sfiorare anche i 3.000 euro. Non solo: in significativa crescita è anche il numero delle persone che hanno rinunciato alle cure mediche per motivi economici.

A chiedere aiuto sono state soprattutto le Regioni del Sud Italia, quasi l’80% del totale, ma anche famiglie provenienti dal Veneto e dal Trentino.

Fra le spese più difficili da sostenere anche quelle legate alla scuola, tra diari, quaderni, astucci, libri e tasse da pagare. Numerose le famiglie che hanno dichiarato di aver pagato almeno una volta in ritardo la retta per la mensa scolastica e, in generale, una famiglia su tre ha ammesso di aver avuto difficoltà a sostenere le spese scolastiche e a pagare le rate.

Nella preoccupante analisi anche la difficoltà, per gli italiani, ne mantenere il proprio status sociale: secondo Prodeitalia il 5,3% degli intervistati si è indebitato a causa di matrimoni, comunioni o anniversari, mentre l'1,4% delle famiglie ha contratto un debito anche solo per l’acquisto di un regalo. La percentuale sale al 2,8% se si prendono in considerazione i prestiti accesi per l’acquisto di abiti da cerimonia.

Quest'anno circa il 10,5% degli italiani chiederà inoltre un prestito o ricorrerà a una finanziaria per far fronte alle spese di fine anno. In particolare, per coprire i costi del cenone di Capodanno, ben il 7% degli intervistati, mentre il 5,4% per concedersi una vacanza con una durata media di 4 giorni. L'importo richiesto dalle famiglie si aggira tra i 1000 e i 2000 euro e l’identikit di chi lo richiede ha tra i 40 ei 55 anni.

"Purtroppo questi ultimi dati ci dicono che a muovere gli italiani verso la richiesta di un prestito è più la paura di non riuscire a mantenere il proprio stato sociale che una reale fiducia nel futuro come molti vorrebbero far credere - ha spiegato l'Avvocato Francesca Scoppetta, uno degli ideatori del Progetto Prodeitalia - come sarà il 2018 è ancora presto per dirlo, ma è evidente che il processo di ripresa è lungo e da un anno all’altro non potremmo avere grandi e significativi cambiamenti".

(Unioneonline/v.l.)
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