Sono cominciate le notifiche degli avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sugli incidenti avvenuti la notte del 3 giugno scorso in piazza San Carlo a Torino, quando a causa di un falso allarme relativo a un presunto attacco terroristico durante il fuggi fuggi della folla che stava assistendo alla finale di Champions League Juventus-Real Madrid una donna è morta e 1.500 persone sono rimaste ferite.

Come si evince dalla nota della Procura, tra in reati per cui si procede ci sono omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo.

Gli avvisi di garanzia riguardano il sindaco Chiara Appendino, il questore Angelo Sanna, l'ex capo di gabinetto Paolo Giordana - che si è dimesso una settimana fa per aver chiesto al presidente dell'azienda trasporti di togliere una multa a un amico - e il dirigente comunale Paolo Lubbia.

"Pochi minuti fa mi è stato notificato dalla Procura di Torino un avviso di garanzia per i fatti di piazza San Carlo. Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti, poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno", ha scritto su Twitter il primo cittadino del capoluogo piemontese.

Tra gli altri indagati anche il nucleo di funzionari comunali che si è occupato della gestione dell'evento, oltre agli organizzatori materiali della serata, affidata a Turismo Torino: il presidente Maurizio Montagnese e il direttore Danilo Bessone.

Destinatari degli avvisi di garanzia anche le figure istituzionali che hanno gestito l’evento sotto il profilo della sicurezza: il capo di gabinetto della Questura Michele Mollo e il dirigente del commissariato Centro Alberto Bonzano che, quella notte, aveva il comando delle forze dell’ordine in piazza San Carlo.

(Redazione Online/F)

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