Immuni al via in tutta Italia, oltre due milioni di download
Stop alla sperimentazione, si parte su tutto il territorio. Arcuri: "Un sistema di contact-tracing o è nazionale o è limitato per definizione"Dopo qualche giorno di sperimentazione, l'app Immuni da oggi è al via in tutta Italia.
"La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati", ha spiegato nei giorni scorsi il premier Giuseppe Conte. L'applicazione, disponibile sugli store digitali dal primo giugno, è stata scaricata finora da oltre due milioni di persone.
"Voglio ribadire che è anonima - ha detto il commissario Domenico Arcuri - e resterà tale fino alla fine del suo uso, è una componente fondamentale nella strategia del contenimento della pandemia nel nostro Paese. Abbiamo voluto e dovuto ottemperare alle esigenze di privacy e abbiamo impiegato il minimo del tempo".
"Le regioni - ha aggiunto - prima che arrivasse l'app Immuni, hanno fatto dei tentativi e sperimentazioni ma sono confidente che convergeranno sulla app nazionale, su di essa convergono tutti i cittadini. Un sistema di contact-tracing - ha concluso - o è nazionale o è limitato per definizione".
IN LIGURIA - Il sistema ha già dato i primi risultati di funzionamento in Liguria.
Nella regione, che fa parte delle 4 pilota per il test iniziale dell'applicazione, si è verificato "lo sblocco dei primi tre codici dell'app su tre soggetti trovati positivi".
"E' accaduto nell'Asl 3 genovese nel corso della settimana - ha spiegato il presidente Giovanni Toti -. Tre soggetti risultati positivi al tampone sono stati forniti del codice numerico per dare l'alert nell'app Immuni".
Da oggi l'uso dell'app si estenderà a tutta Italia.
COME FUNZIONA - Immuni è volontaria e basata sul bluetooth. Una volta scaricata, gli smartphone sui quali è presente si scambiano codici anonimi generati automaticamente.
Quando le strutture sanitarie e le Asl riscontrano un nuovo caso positivo, dietro consenso del soggetto stesso inseriscono un codice nel sistema. I telefoni fanno un "match" dei codici in automatico e viene inviata la notifica agli utenti con i quali il caso positivo è stato a stretto contatto. I dati raccolti sono conservati sui singoli dispositivi e non su un server centrale. Funziona sugli iPhone e sui dispositivi Android con sistemi operativi aggiornati e anche Huawei ha rilasciato la tecnologia per il tracciamento dei contatti, simile a quella messa a punto da Apple e Google insieme, su cui si basa l'app Immuni.
L'app è una prova anche per i sistemi sanitari territoriali: "Con l'arrivo di Immuni e l'aumento dei tamponi che verranno eseguiti, ci sarà la necessità di avere un impiego superiore di risorse umane", ha detto nei giorni scorsi Arcuri ricordando che nel decreto rilancio è prevista l'assunzione di 5mila operatori sanitari, parte dei quali avrà proprio questo compito.
(Unioneonline/D)