Dischetti di plastica, che sembrano filtri, distribuiti a tappeto sulle coste italiane, in particolare nella zona tra Anzio e Tarquinia, ma anche in Toscana.

L'ultimo allarme ambientalista è stato lanciato da Clean Sea Life, il progetto nato per sensibilizzare sui rifiuti gettati in mare e sulle spiagge, che da un mese riceve segnalazioni sulla presenza di questi oggetti.

La loro origine non è chiara - inizialmente sembravano parti di cialde di caffè, ma l'ipotesi è stata esclusa -, "la cosa più probabile - dicono gli ambientalisti - è che siano dischetti usati per il trattamento biologico delle acque", ma da dove siano arrivati non è stato ancora accertato e per questo sono in corso le verifiche insieme agli oceanografi del Lamma.

La cosa più probabile è che siano arrivati in mare in modo accidentale, per esempio per la perdita di un carico da parte di un container, ma l'allarme resta alto mentre i ritrovamenti e le segnalazioni continuano.

(Unioneonline/s.s.)
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