Il governo chiude discoteche e sale da ballo in Sardegna e in tutta Italia.

La decisione, che avrà effetto almeno fino al 7 settembre, è arrivata al termine della videoconferenza a cui hanno preso parte i ministri di Sanità, Regioni e Sviluppo economico, Roberto Speranza, Francesco Boccia e Stefano Patuanelli e i governatori regionali, dopo l'aumento di contagi registrato nel nostro Paese negli ultimi giorni. A chiedere la linea dura erano stati gli esperti del Comitato tecnico scientifico.

Il ministro Speranza ha firmato l'ordinanza che chiude i locali a partire da oggi. Sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette allo stop. Nel testo è chiarito che non sono ammesse deroghe regionali alla normativa nazionale.

IN SARDEGNA - Gli assembramenti in discoteca hanno fatto registrare nuovi contagi anche in Sardegna. A Carloforte e, ultimo caso, a Porto Rotondo, dove quattro ragazzi romani sono risultati positivi, facendo scattare l'allerta e il tracciamento dei contatti.

"Abbiamo tempestivamente attivato tutte le procedure necessarie per tracciare i contatti - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu - e intanto sulle discoteche e locali simili siamo pronti ad allinearci alle decisioni inderogabili che il governo sta assumendo".

I GESTORI - I gestori delle sale da ballo sono pronti però a dare battaglia. "Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attività hanno lavorato al pari di altri settori della società: la gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte. In spiaggia, al bar, per strada, ovunque. Nonostante ciò tutte le attività restano aperte. La discoteca è un grandioso capro espiatorio", commenta Maurizio Pasca, Presidente di Silb Fipe - Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e dispettacolo. E già si parla di possibili ricorsi.

LE REAZIONI - E non mancano le reazioni politiche. "Il governo cambia un’altra volta idea e torna a chiudere negozi e locali, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro, mentre il virus viene importato dall’estero. Un governo duro con gli italiani e morbido con i clandestini. Non se ne può più", dice il leader della Lega, Matteo Salvini.

"È comprensibile la decisione del governo di chiudere le discoteche: i contagi stanno aumentando, il virus va tenuto sotto controllo, non possiamo correre ulteriori rischi. Ma gli aiuti per i gestori, questa volta, dovranno essere concreti e immediati. Non possono ancora una volta rimetterci gli imprenditori", commenta invece Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

Difendono la scelta, invece, i ministri della maggioranza. "Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore

attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo", spiega il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. "Faremo il possibile - ha aggiunto il ministro - per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando

delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto".

Per il ministro Speranza, infine, l'ordinanza si è resa necessaria "perché la ripresa dei casi è significativa anche alla luce dei contagi nel contesto europeo".

(Unioneonline/l.f.)
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