Il giallo della donna uccisa al cimiteroA Catania notte di interrogatori
Sentiti in Questura il figlio della vittima, sottufficiale di Marina, e alcuni avventori del bar che l'avrebbero visto mentre prendeva un caffè.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Notte di interrogatori a Catania dopo la morte, ieri, di Maria Concetta Velardi, la vedova di 59enne uccisa al cimitero con colpi di pietra lavica alla testa. La Squadra Mobile della Questura ha ascoltato per lunghe ore il figlio della vittima, colui che ha trovato il cadavere della madre poco lontano dalla cappella di famiglia. L'uomo, sottufficiale di Marina, ha raccontato di essersi allontanato dal camposanto per bere un caffè al bar Divino Amore; al ritorno avrebbe trovato la madre a terra. Quando ha tentato di soccorrerla si è reso conto che era già morta. La sua versione, secondo le indagini della polizia, concorda con quella fornita da altri testimoni, per esempio le persone che hanno la cappella vicino a quella dei Matà, oltre agli avventori del bar.
Maria Concetta Velardi e suo marito Angelo Matà vengono descritti da tutti come "persone tranquille", assolutamente estranee, confermano gli investigatori, ad ambienti criminali.
Il delitto rimane avvolto nel mistero, anche perché la rapina sembra esclusa. La donna indossava ancora una collana, mentre un bracciale è stato trovato vicino a un masso. Ogni giorno andava al cimitero per far visita alla tomba del marito e a quella del figlio Lorenzo, morto 5 anni fa per una malattia. La Procura ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia.