La Procura di Roma ha aperto un'indagine in relazione al focolaio registrato all'interno della struttura Ircss San Raffaele della Pisana.

Il fascicolo d'indagine al momento è senza ipotesi di reato né indagati. I magistrati di piazzale Clodio da alcuni giorni hanno affidato gli accertamenti ai carabinieri del Nas per verificare eventuali anomalie o irregolarità nelle procedure di sicurezza.

Un cluster, quello del San Raffaele, che ha causato 111 contagi e cinque morti, facendo risalire il numero di casi e l'indice R(t) nel Lazio, che secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss era di poco sotto la fatidica soglia di 1.

Un focolaio che, incrociando le dita, sembra ora circoscritto. Oggi nel Lazio si registrano solo tre casi, due riconducibili al cluster della Pisana.

Nei giorni scorsi c'è stato un rimpallo di accuse tra Regione e San Raffaele.

L'origine del focolaio, secondo l'assessore al Welfare Alessio D'Amato e il commissario straordinario della Asl Roma 3 Giuseppe Quintavalle, sarebbe riconducibile "ad alcuni operatori della struttura".

"Non c'è ancora certezza sull'origine - la replica del San Raffaele -, e dai dati in possesso della struttura sembra emergere una origine derivata dall'invio di pazienti già positivi da parte di alcuni presidi ospedalieri".

Nell'attesa che si concluda l'indagine epidemiologica, potrebbe essere proprio la magistratura a fare chiarezza.

(Unioneonline/L)
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