La piccola Edith, la bimba di 2 anni trovata senza vita ieri mattina in un appartamento di Cisliano, in provincia di Milano, è morta per soffocamento.

Lo ha accertato l'esame autoptico effettuato dal medico legale Marco Ballardini. L'ipotesi del soffocamento era stata presa in considerazione dagli inquirenti già nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo.

Indagata per omicidio volontario la madre della bambina: Patrizia Coluzzi, 41 anni, sottoposta a fermo su ordine della Procura di Pavia. L'indagine è condotta dal sostituto Roberto Valli insieme al procuratore Mario Venditti.

LA CHIAMATA - E' stata la stessa Patrizia Coluzzi, nella notte tra domenica e lunedì, a chiamare al telefono il marito (con il quale aveva in corso una delicata separazione) per avvisarlo che "la figlia non c'è più". A telefonare preoccupato ai carabinieri è quindi stato il padre della piccola, che non si trovava nell'abitazione.

I militari hanno trovato la casa chiusa dall'interno, hanno forzato una finestra e visto la bambina esanime sul letto, accanto alla madre in stato di incoscienza. Aveva dei tagli autoinferti e per questo è stata trasportata dal 118 all'ospedale di Magenta (Milano). Ora è piantonata in ospedale, l'udienza di convalida del fermo si svolgerà davanti a un giudice del Tribunale di Milano.

IL POST - "Grazie alle forze dell'ordine e alla procura di Pavia per aver ridicolizzato una storia di abusi e violenze in maniera errata. Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime. Altrimenti siete solo delle povere pazze", aveva scritto Coluzzi sui social prima che si consumasse il dramma.

Alcune sue denunce per maltrattamenti nei confronti dell'ex erano state archiviate, a quanto si apprende, per mancanza di prove: secondo gli inquirenti dunque la donna ha ucciso la bambina per vendicarsi proprio del marito (Coluzzi ha altri due bambini nati da un precedente matrimonio in affidamento congiunto).

(Unioneonline/D)
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