Prima il volto di Hitler poi le bestemmie e gli insulti violentissimi.

Blitz degli hacker neonazisti al terzo appuntamento de "Lo zaino della Memoria", iniziativa promossa dal Comune di Cinisello Balsamo (Milano) sulla Shoah per le scuole.

"Non appena ho visto comparire sul monitor il logo con cui si era registrato un utente, mi sono subito insospettito", racconta Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia all'Università Bicocca. Il logo era il volto di Hitler. Da quel momento in poi è stato "un crescendo - prosegue il docente -. Hanno iniziato a imprecare, insultare e gridare ebrei ebrei ebrei. Le voci andavano e venivano. Ma quello che si capiva chiaramente era che erano tanti e, soprattutto, abbiamo capito che si trattava di un'azione dall'interno. Cioè, da una delle classi interessate".

Inutile il tentativo di cambiare piattaforma: "Ci stavano inseguendo. Continuavano a gridare e insultare", prosegue Mantegazza. Il Pd milanese esprime "profondo sdegno e rammarico".

Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Pd, definisce l'incursione "un atto di infamia e vigliaccheria che tenta di danneggiare e impedire gli sforzi di chi si impegna a tenere viva la Memoria, un patrimonio immateriale e storico dell'umanità". Per Roggiani si tratta di "un episodio gravissimo che ci impone di tenere alta la guardia sul pericolo che rappresentano questi moderni e squallidi rigurgiti nazifascisti per la nostra società e, soprattutto, per le giovani generazioni".

(Unioneonline/D)
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