Una donna di 39 anni, incinta alla 17esima settimana, è stata operata da sveglia per evitare rischi alla gravidanza a seguito di una gravissima infezione polmonare e del torace.

Per evitare conseguenze sul feto o l’aborto, l’infezione è stata trattata per via mini-invasiva. L’operazione, all'ospedale Molinette di Torino, è riuscita.

La 39enne si era presentata in pronto soccorso dell'ospedale Mauriziano di Torino, quindi è stata trasferita in Ginecologia dove ha ricevuto la diagnosi di empiema pleurico: una raccolta infetta formatasi tra il polmone e la parete del torace, molto resistente alle normali terapie antibiotiche. L'unica possibilità di cura era l'intervento chirurgico, ma col rischio di mettere in pericolo il nascituro. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche ed anestesiologiche è stato effettuato l'intervento con la tecnica della awake surgery, ovvero la “chirurgia da sveglio”, evitando i rischi per la gravidanza.

La chirurgia toraco-polmonare eseguita in anestesia locale e sedazione, senza anestesia generale e ventilazione meccanica, consente di sottoporre pazienti ad alto rischio a procedure chirurgiche da cui sarebbero altrimenti esclusi per via dell'elevato rischio anestesiologico. Tutto è andato per il meglio: le condizioni della paziente sono subito migliorate e i controlli ecografici hanno confermato che anche il nascituro sta bene.

(Unioneonline/D)

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