"La legge dà la possibilità di interrompere il regime del 41 bis collaborando con la giustizia, quindi se Totò Riina intende alleggerire il suo regime carcerario potrebbe farci sapere, per esempio, chi erano le persone importanti che lo contattarono prima delle stragi".

Questo l'invito rivolto dal presidente del Senato Pietro Grasso, ex magistrato antimafia, al Capo dei capi.

"Riina è ancora capo di Cosa nostra", sottolinea Grasso, "ed è importante mantenerlo in regime di 41 bis perché se fosse messo in condizioni di dare ordini, i suoi ordini sarebbero eseguiti".

Pochi giorni fa la Cassazione, accogliendo il ricorso del legale del boss corleonese, ha scritto che anche Riina "ha diritto a morire con dignità".

La sentenza, che apre al differimento della pena per il capo di Cosa nostra, ha fatto molto discutere

(Redazione Online/L)

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