«Bisognerà pur pensare a risarcire le persone che finiscono nella graticola giudiziaria per anni, perdendo la salute, i risparmi, e magari il posto di lavoro, perché qualche pm non ha riflettuto sulle conseguenze della sua iniziativa avventata e, in questo caso, incomprensibilmente limitata a un ministro solo». Lo dice, in un'intervista al Messaggero, il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Per il guardasigilli, l'assoluzione di Matteo Salvini al processo Open Arms manda un "segnale plurimo". «Il primo - dice - che abbiamo la stragrande maggioranza di magistrati preparati e coraggiosi, che applicano la legge prescindendo dalle loro idee politiche. Il secondo, che questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto iniziare: e comunque avrebbe dovuto coinvolgere anche Conte, allora presidente del consiglio, come concorrente in base all'art 40 2 comma del codice penale. Il terzo che in due casi identici, quello della Diciotti e della Gregoretti, erano state infatti adottate soluzioni opposte, sia a livello politico, negando l'autorizzazione a procedere, sia a livello giudiziario, con l'archiviazione».

Quanto alla riforma della Giustizia sottolinea: «Sicuramente è quella che ha più possibilità di arrivare in fondo e nei tempi più rapidi». Poi aggiunge: «Questa è la riforma Nordio-Meloni, e lo rivendico».

(Unioneonline)

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