La Polizia di Palermo ha arrestato due giovani pronti a compiere atti terroristici in Italia e a partire per la Siria a combattere al fianco dei miliziani dell'Isis.

Si tratta di Giuseppe Frittitta, 25enne palermitano, e Ossama Gafhir, marocchino, entrambi fermati con l'accusa di istigazione al terrorismo e autoaddestramento per compiere atti terroristici.

Il siciliano è residente a Bernareggio, in provincia di Monza, mentre il nordafricano a Novara.

Gli investigatori seguivano i movimenti di Frittita fin dal 2017 quando si trovava ancora in Sicilia.

Una volta trasferitosi al nord, hanno ricostruito gli inquirenti, il giovane ha stretto contatti con l'altro simpatizzante islamista, convidivendo materiale anche sui social network finalizzato a reclutare altri giovani per la Jihad.

E proprio la sua attività sul web ha permesso alla Procura di incastrarlo assieme a Gafhir.

Oltre ai due arresti, gli agenti hanno perquisito diverse abitazioni alla ricerca di materiale di propaganda.

Secondo gli inquirenti, inoltre, Frittitta, che aveva assunto il nome di battaglia di Yusuf, conosceva bene "gli usi dei miliziani dello Stato Islamico grazie alla visione di video vertenti su azioni suicide di martirio".

Infatti, il 25enne, nelle conversazioni finite sotto la lente degli inquirenti, "riferiva all'amico che aspirava al martirio che farsi esplodere era una azione riservata a pochi eletti, posto che erano in tanti quelli che desideravano sacrificare la propria vita per la causa".

Ghafir, per contro, "rispondeva che lui avrebbe potuto godere di una preferenza in quanto soggetto malato". E Frittita, concordava, spiegando "di aver visionato diversi video dove alcuni miliziani in sedia a rotelle si erano fatti avanti per la

causa, nonostante la loro condizione precaria".

(Unioneonline/M)
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