Fra le tante paure espresse da Giada Zanola alle amiche vi è anche quella che l’ex compagno, Andrea Favero, mettesse in rete alcuni suoi video intimi per ricattarla.

Lo hanno riferito le amiche della ragazza di Vigonza (Padova) ai carabinieri che indagano sull’omicidio di Giada, per il quale si trova in carcere Favero. Dai racconti è emerso che la giovane temeva anche che l'uomo potesse avvelenarla o drogarla.

Per questo il medico legale, incaricato dell'autopsia, eseguirà anche gli esami tossicologici, il cui esito sarà disponibile entro 30 giorni. Tra i vari accertamenti in programma vi è anche una consulenza tecnico-informatica sul cellulare di Favero, secondo quanto chiesto dalla procura euganea, mentre il telefonino della vittima non è stato ancora ritrovato.

Nel frattempo proseguono gli accertamenti della Squadra Mobile di Padova, e non è escluso che verranno sentiti nuovamente parenti e amici della donna, compreso il suo nuovo compagno, con il quale Giada Zanola avrebbe dovuto iniziare, due giorni fa, a lavorare nel distributore di benzina.

Favero ieri nell’interrogatorio di garanzia ha fatto scena muta e non ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee, anche se in precedenza agli investigatori avrebbe fatto alcune ammissioni. La gip Laura Alcaro la quale ha però emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare alla luce dei “precisi e concordanti" indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, che avrebbe gettato la ex da un cavalcavia dell’autostrada A4. Probabilmente, è un’ipotesi investigativa, dopo essere stata drogata.

(Unioneonline/L)

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