Non ci sarebbero ancora novità che possano portare alla risoluzione di un vero e proprio giallo, quello del comandante ucraino scomparso nel nulla dal cargo Msc Giannina durante la traversata Gioia Tauro-Genova, avvenuta nella notte tra giovedì 19 e venerdì 20 ottobre.

Nessuno tra i componenti della nave, nonostante la presenza di macchie di sangue sul pontile e di una tunica lasciata dentro lo spogliatoio, ha saputo dare qualche indizio soddisfacente sulla sorte del 54enne Juri Kharytonov - questo il suo nome - che sarebbe stato visto l'ultima volta in un'area tra la plancia di comando e la sua cabina, messa sotto sequestro dalla polizia, da dove pare non sia sparito nulla, nemmeno il denaro che il comandante conservava.

Di fronte alle dichiarazioni dell'equipaggio, la Procura che indaga per omicidio volontario e ha sequestrato anche l'intero cargo battente bandiera ucraina, ha dato mandato alla polizia di effettuare un prelievo del dna a tutto l'equipaggio, 21 marinai anch'essi di origine ucraina.

Verranno esaminati con cura, così come lo saranno le registrazioni di bordo della scatola nera della cabina di comando. Elementi che - sperano gli investigatori - potrebbero portare a una qualche svolta del caso.

(Redazione Online/m.c.)
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