​Invece di vigilare nelle sale della Reggia di Caserta, durante l'orario lavorativo si assentavano per ore per andare a mangiare o fare commissioni, rendendo la vita dei ladri ancora più facile.

Nuovo caso di "furbetti del cartellino", questa volta in Campania.

Gli episodi di assenteismo sono stati scoperti nel corso delle indagini effettuate dalla polizia a proposito del furto dell'incasso del monumento.

Oggi sono state notificate due misure cautelari - obbligo di firma prima di entrare in servizio e dopo avere terminato l'orario di lavoro - nei confronti di altrettanti dipendenti del ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo, addetti ai servizi di vigilanza del complesso vanvitelliano.

I due lavoratori, assentandosi dalla Reggia per ore, l'hanno "esposta al rischio di atti di vandalismo e non solo", ha spiegato il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone.

Secondo gli investigatori, infatti, il furto in questione sarebbe stato "agevolato evidentemente proprio dalla

mancanza di sorveglianza" che i due destinatari della misura cautelare "avrebbero dovuto assicurare".

Gli inquirenti si sono avvalse di attività di pedinamento e di intercettazioni video ambientali effettuate tra settembre e novembre 2016.

(Unioneonline/F)

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