L'assistente sanitaria Emanuela Petrillo, accusata di aver finto di vaccinare centinaia di bambini e alcuni adulti, è stata licenziata per giusta causa dall’Usl 2 Marca Trevigiana.

Lo hanno reso noto il legale della donna Paolo Salandin e il direttore generale della struttura Francesco Benazzi, che ha dichiarato: "In base all'art.2119 del Codice Civile, l'abbiamo licenziata per giusta causa in quanto non ha adempiuto agli obblighi contrattuali".

Il caso delle finte vaccinazioni era scoppiato lo scorso mese di aprile, quando alcuni colleghi di Petrillo si erano insospettiti perché nessuno dei pazienti dell'assistente piangeva durante o dopo la puntura.

La donna si era difesa negando di essere contraria ai vaccini e affermando "di esser stata gettata ingiustamente dentro un incubo".

L'operatrice ha lavorato nel distretto sanitario di Codroipo (Udine) dal 2009 al 2015, quando si è trasferita nel Trevigiano.

Attualmente è indagata dalla Procura della città friulana per l'ipotesi di reato di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità in dichiarazioni.

(Redazione Online/F)

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