Ex calciatore ucciso e sciolto nell'acido, ergastolo per Rullo e la madre
Alla base del delitto motivi economiciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I giudici di Milano hanno condannato all'ergastolo Raffaele Rullo, 36 anni, e sua madre Antonietta Biancaniello, 60 anni, per l'omicidio dell'ex calciatore Andrea La Rosa, scomparso il 14 novembre 2017 e ritrovato cadavere in un fusto di benzina nel bagagliaio dell'auto della donna un mese dopo.
I giudici della prima corte d'Assise non hanno concesso attenuanti ai due imputati accusati di omicidio aggravato da premeditazione e crudeltà, occultamento e soppressione di cadavere e tentato omicidio di Valentina Angotti, moglie di Rullo.
Madre e figlio dovranno risarcire le parti civili: è stata fissata una provvisionale esecutiva di 200mila euro per ciascun genitore della vittima e di 75mila euro per la moglie di Rullo.
Secondo quanto ricostruito dall'accusa, il delitto sarebbe avvenuto per motivi economici: Rullo doveva alla vittima 38mila euro.
I due imputati avrebbero infierito sul corpo di La Rosa.
E lo avrebbero fatto in maniera truce, come ricostruito nel corso delle indagini.
Il delitto, secondo i pm, "era stato progettato e premeditato da tempo attraverso la ricerca e il reperimento dei materiali per uccidere e far scomparire il cadavere".
La Rosa era stato attirato con una scusa nella casa della Biancaniello dal figlio Raffaele: narcotizzato, era stato trascinato in una cantina, in via Cogne, dove lo hanno rinchiuso in un bidone di metallo e cosparso di acido cloridrico. Infine il fusto era stato sigillato con del nastro americano.
Nel bagagliaio della vettura di Biancaniello fu trovato il bidone con il cadavere e in un garage a Seveso 24 flaconi di acido muriatico che sarebbero serviti per sciogliere il corpo.
(Unioneonline/F)