È stato proprio Massimo Sebastiani a indicare dove si trovava il cadavere di Elisa Pomarelli.

Il giallo di Piacenza si è chiuso nel più tragico dei modi, ma in modo simile a quanto gli inquirenti avevano ipotizzato già da giorni, da quando lo scorso 25 agosto si erano perse le tracce della coppia.

Il corpo della vittima era in un fossato, parzialmente sepolto sotto un metro e mezzo di terra, in un bosco di Soriano di Gropparello. L'area è particolarmente impervia tanto che sono dovuti arrivare i Vigili del fuoco.

Massimo Sebastiani ed Elisa Pomarelli (Ansa)
Massimo Sebastiani ed Elisa Pomarelli (Ansa)
Massimo Sebastiani ed Elisa Pomarelli (Ansa)

Per 13 giorni l'operaio si era nascosto in un casolare della zona, in fuga. Quando ieri è stato arrestato non ha opposto resistenza e, anzi, è parso collaborativo manifestando il pentimento per quanto fatto.

Era già stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Lui, innamorato di Elisa ma non corrisposto, l'aveva portata a pranzo in una trattoria. L'ultimo posto in cui erano stati visti. Poi la sparizione. E il delitto potrebbe essere avvenuto poco dopo, forse strangolandola al termine di un litigio, e forse in una casa poco distante, che appartiene al padre di un'ex fidanzata di Sebastiani (Silvio Perazzi, anche lui indagato e arrestato questa mattina per aver aiutato l'omicida a nascondersi), ma in merito l'autopsia potrebbe fornire ulteriori informazioni importanti.

(Unioneonline/s.s.)
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