Ancora traffico intenso in Liguria nel primo weekend di luglio ma la situazione, dopo lo storico ingorgo di venerdì mattina nel nodo genovese, comincia a tornare alla normalità.

Restano criticità per i cantieri sulla rete gestita da Autostrade, dove proseguono a ritmi serrati i controlli sulle gallerie. I problemi principali nelle ultime ore si sono visti sulla A26 Genova-Gravellona, dove ha riaperto con un'ora di ritardo e poco prima delle 7 il tratto tra Ovada e il bivio con la A10.

"Aspi sta attuando con ogni energia possibile le prescrizioni imposte dal Mit a fine maggio per le attività di ispezione nelle gallerie liguri", ha sottolineato la concessionaria ricordando di dover completare i controlli per il 10 luglio.

"Continuiamo a sollecitare un cambiamento del piano di lavori in corso nella autostrade liguri, ma dal Mit non ci risponde nessuno, forse qualcuno vuole boicottare la Liguria", ha denunciato il presidente della Liguria Giovanni Toti.

"Non potevamo rinviare i controlli, come qualcuno ci chiede, perché non si può mettere tra parentesi la sicurezza", ha replicato il ministro dei Trasporti Paola De Micheli. A fine maggio, ha precisato poi, il Mit "non ha modificato in alcun modo gli obblighi e le modalità di ispezione delle gallerie previsti da una circolare del luglio 1967 tuttora in vigore". "Quante bugie", la risposta di Toti: "La verità, purtroppo, è che lei e il suo Ministero non volete assumervi la responsabilità di nulla, o forse non ne siete capaci".

"Il Mit, da un momento all'altro, ha cambiato le carte in tavola e ha imposto una normativa rigidissima e insostenibile solo ad Autostrade per l'Italia e solo per la rete ligure" ha denunciato il direttore generale di Aiscat Massimo Schintu parlando di una "situazione assurda".

Non è chiaro se le linee guida che sta seguendo Aspi valgano per tutti gli operatori, ha segnalato: "E' sufficiente un suo decreto ministeriale che finalmente chiarisca in modo omogeneo e per tutti quali sono gli standard di controllo", ha detto rivolto alla De Micheli.

(Unioneonline/D)
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