Neppure ai tempi dei delitti d'onore si uccideva tanto. In caso di soprusi nei confronti di una donna si ricorreva piuttosto a un matrimonio riparatore, in certi casi una violenza anche questa, o in caso di moglie adultera la si poteva segregare in casa e sottoporre a coercizioni e botte, magari risparmiandole la vita ma uccidendola dentro.

Qualsiasi tipo di violenza - fisica o psicologica - deve essere stigmatizzata e punita. Ma per un uomo che toglie la vita a una fidanzata, compagna, moglie o figlia, quale esemplare punizione si può comminare? Anche la più severa non sarà mai adeguata, se la vittima soccombe e non vedrà mai più la luce del sole. E allora l'unica arma è la prevenzione. Chi e come debba farla non si è ancora capito, se le donne continuano a morire per mano di uomini che dicono di amarle e che per amarle hanno bisogno di poterle considerare di esclusiva e prepotente proprietà.

LE VITTIME - Solo negli ultimi giorni ne sono morte cinque: il primo omicidio è avvenuto a Montepulciano (Siena), dove è morta A.B., 56 anni. Poi è toccato a Mirella Fiaccarini, 81 anni di Roma; Donatella De Bello, 49 anni; Maria Tino, 49 anni, uccisa a Dragoni (Caserta).

Infine, a Musile, in provincia di Venezia, la 38enne Maria Archetta Mennella è stata ammazzata a colpi di coltello dall'ex marito Antonio Ascione.

Dall'inizio del 2017 si contano una trentina di casi, mentre nel 2016 gli omicidi con donne come vittime si sono succeduti a un ritmo vertiginoso di uno ogni tre giorni, arrivando a circa 120. Un dato di poco più basso rispetto all'anno precedente.

Numeri impressionanti.

Le vittime di certi carnefici possono fare molto, già prima che piccoli e grandi segnali degenerino. E molto possiamo fare tutti, almeno dicendo "basta ai femminicidi". "Basta uomini violenti".

Per tutte le donne uccise diciamo #bastafemminicidi.

GLI ULTIMI CASI

Maria Archetta Mennella, 38 anni, uccisa a coltellate dal marito in provincia di Venezia, il 15 luglio. Dopo il delitto, l'uomo ha chiamato i carabinieri per auto-denunciarsi. La donna lascia due figli minorenni.

Erika Preti, sgozzata in casa a Lu Fraili, alle porte di San Teodoro. 28 anni, originaria di Biella, era in Sardegna dove trascorreva le vacanze col fidanzato Dimitri Fricano, indagato per omicidio volontario.

Diana Vapri è stata assassinata il 14 giugno. Di origine albanese, 52 anni, è stata trovata riversa sul pavimento con una profonda ferita d'arma da taglio. L'assassino, 62enne, è il marito, Muhamed Vapri.

Il 6 luglio a Bari muore per un grave trauma cranico Anita Betata Rzepecka, polacca di 30 anni.

Il trauma è stato provocato da una caduta avvenuta durante l'ennesima lite con il compagno.

L'uomo, un 44enne romeno, l'avrebbe schiaffeggiata lasciandola poi svenuta per terra per ore.

E sempe a Bari Donata De Bello, 48 anni, è stata uccisa coltellate. Sotto accusa il compagno, fermato per omicidio volontario. I vicini hanno raccontato di anni di liti tra i due, con lui di dieci anni più giovane di lei. Liti che sarebbero sfociate nel sangue.

Massimo Bianco, 61 anni, ha sparato alla compagna Maria Tino, 49 anni, in piazza a Dragoni (Caserta). L'anno scorso la vittima era stata accoltellata dal marito, che ora è in carcere.

A.B., una donna romena di 42 anni, è stata uccisa a coltellate dal compagno, un 56enne, a Montepulciano (Siena). Stava accudendo due anziane in un'abitazione, quando l'uomo ha fatto irruzione in casa e ha preso un coltello da cucina con il quale ha colpito la donna davanti alle altre due terrorizzate. "Ho fatto un disastro", avrebbe detto lui agli agenti, confessando l'omicidio.

Sono morti entrambi, invece, i componenti di un'anziana coppia romana. Un uomo di 79 anni si è tolto la vita dopo aver ucciso la moglie 81enne, Mirella Fiacarini, nella loro abitazione nel quartiere Monteverde. Il corpo di lui è stato trovato vicino al garage condominiale. All'interno dell'abitazione, c'era la moglie priva di vita, distesa in terra, con il capo avvolto da una busta di plastica.

Era incinta Anastasia Shakurova, la 30enne russa uccisa il 17 giugno a Mestre insieme al suo nuovo compagno per mano dell'ex fidanzato, il 50enne Stefano Perale, che li aveva invitati a cena in casa dove ha servito loro un cocktail con dentro del sonnifero. La 30enne è stata soffocata con una violenta pressione su naso e bocca.

Il suo compagno, il 31enne napoletano Biagio Junior Buonomo, è stato ammazzato con un corpo contundente, molto probabilmente una spranga.

Patience Nfum e la sua figlioletta undicenne, Magdalene Nyantaky, sono state massacrate l'11 luglio, nella loro casa di via San Leonardo, alla periferia nord di Parma. A dare l'allarme è stato il figlio 25enne della donna, Solomon Nyantakiy, 21 anni, noto in città per aver giocato nella primavera del Parma, fermato a Milano, in Stazione Centrale. Ha confessato di averle uccise a coltellate.

Una furiosa lite, poi gli spari. Un agente della polizia penitenziaria di 53 anni, in servizio a Cosenza, ha ucciso la moglie, Maria Grazia Russo, 48enne, e poi si è suicidato sparandosi alla testa. La tragedia è avvenuta a a Montalto Uffugo, nel Cosentino, il 28 giugno.

Ester Pasqualoni, dottoressa 53enne all'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero, in provincia di Teramo, è stata uccisa il 21 giugno davanti alla struttura in cui lavorava come responsabile del reparto di Oncologia. A colpirla con alcune coltellate al collo e al torace un elettricista 65enne, Enrico De Luca, che la perseguitava da tempo e che è stato trovato impiccato il giorno dopo.

(Redazione Online/a.p/m.c/s.s.)
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