Dopo Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Calabria, anche l'Umbria, amministrata dal Pd, fa ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto sicurezza. Oggi la giunta regionale ha approvato - su proposta della presidente Catiuscia Marini - la mozione che deve essere approvata dal consiglio. E il Lazio - ha annunciato Zingaretti - "sta valutando".

Nel corso della seduta l'assessore alle Riforme Antonio Bartolini ha evidenziato come il decreto presenti profili di "palese incostituzionalità" che vanno ad impattare su tutte le più importanti materie di legislazione regionale, come la salute, l'assistenza sociale, il diritto allo studio, la formazione professionale e le politiche attive del lavoro, l'edilizia residenziale pubblica.

"Il decreto - spiega l'assessore - nell'eliminare i permessi di soggiorno per motivi umanitari e togliendo il diritto di residenza ai richiedenti asilo sta creando un vero e proprio caos normativo e legislativo, e parallelamente una corsa ad ostacoli per gli stranieri".

Intanto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ai microfoni di Radio Cusano Campus, chiede di essere indagato: "Ho dato disposizione agli uffici di sospendere questo decreto il 21 dicembre scorso senza dare notizie alla stampa, perché da sindaco lo considero un dovere d'ufficio. Cerco disperatamente un giudice che impugni i miei provvedimenti, perché questo mi consentirebbe di sollevare in sede giudiziaria la questione di incostituzionalità, e di portare il decreto davanti alla Corte. Sono talmente eversivo che chiedo un giudice per verificare l'incostituzionalità della legge".

(Unioneonline/L)
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