Dell'Utri parla dal carcere di Rebibbia: "Sono un prigioniero politico"
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"Io voglio essere trattato da persona normale, non da politico. Sono certamente un prigioniero politico".
Queste le parole pronunciate da Marcello Dell'Utri, intervistato nel carcere romano di Rebibbia dove è detenuto.
L'ex senatore, condannato a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, ha poi aggiunto: "Stare in carcere con le patologie cardiovascolari che ho è incompatibile, c'è una palese incompatibilità. Voglio essere trattato come una qualsiasi altra persona"
Inoltre, ha detto la sua sul ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena politica, dichiarando: "È un fenomeno, ha sette spiriti come i gatti, non lo batte nessuno. Un'intesa tra Berlusconi e Renzi sarebbe auspicabile, ma il Paese non la capirebbe".
Allo sfogo di Dell'Utri ha replicato il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha affermato: "In uno Stato di diritto non esistono i prigionieri politici. Dell’Utri è stato processato con tutte le garanzie previste dalla Costituzione, non c'è un pregiudizio".
Il Guardasigilli ha poi concluso: "Sono stati anche anticipati i tempi di pronuncia del tribunale per valutare se le condizioni di salute di Dell’Utri sono compatibili con la detenzione, cosa che si fa per tutti i detenuti".
(Redazione Online/F)