Resta in carcere Luigi Oste, il presunto assassino di Massimo Melis. Il gip di Torino, Valentina Soria, ha accolto la richiesta del pm Paola Canepa della misura cautelare in carcere per il 62enne, ma non ha convalidato il fermo.

L'uomo, accusato di aver sparato a Melis e difeso dall'avvocato Salvo Lo Greco, è stato arrestato venerdì notte. Imprenditore edile, pregiudicato con condanne per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti, Oste era stato arrestato nel giugno scorso per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Gli investigatori sono arrivati a lui dopo avere esaminato le telecamere di sorveglianza della zona, che hanno registrato la presenza del 62enne nei dintorni e all’ora del delitto, le 21 della notte di Halloween, quando Melis è stato freddato, con un colpo d'arma alla tempia, nella propria auto parcheggiata in via Gottardo, in zona Barriera di Milano, subito dopo avere accompagnato a casa l'amica Patrizia.

In un primo momento le indagini non avevano escluso l'ipotesi che l'aggressore fosse proprio un conoscente di Patrizia, l’amica di Melis, e lei stessa aveva parlato di un “corteggiatore” che frequentava il bar del padre Alessandro, nella zona, affrettandosi però a precisare come non si trattasse di uno stalker. Poi erano state seguite altre piste.

Oste, oggi l’ipotesi di chi indaga, avrebbe potuto vedere in Melis, che conosceva, un rivale, e da lì potrebbe essere partito il raptus omicida. Un’ipotesi che è però ancora tutta da dimostrare.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata