Dal parrucchiere in orario di lavoro: 42 indagati nell'Assessorato alla Salute VIDEO
Undici di loro sono finiti agli arresti domiciliariTruffa aggravata, accesso abusivo al sistema informatico e false attestazioni e certificazioni.
Con queste accuse 42 dipendenti dell'Assessorato regionale alla Salute sono finiti nel mirino degli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palermo.
I furbetti del cartellino, secondo gli inquirenti, avevano messo in piedi una "consolidata prassi di assenteismo ingiustificato realizzata attraverso un andirivieni di dipendenti pubblici che, in completa autonomia, gestivano i loro turni di servizio con presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate".
A turno, negli orari di lavoro, facevano la spesa, andavano dal parrucchiere, anche fuori Palermo. Solo terminate queste faccende si recavano in ufficio, a volte con tre ore di ritardo. Durante l'assenza si coprivano a vicenda, tramite lo scambio dei badge o utilizzando in modo improprio i pc aziendali, in modo tale da attestare le false presenze.
Le Fiamme Gialle li hanno smascherati con pedinamenti e microspie "rilevando e censendo più di 400 ore fraudolentemente attestate ma in realtà mai rese".
Tra gli indagati undici sono finiti agli arresti domiciliari, 11 sono stati destinatari della misura dell'obbligo di firma e 20 denunciati a piedi libero.
(Unioneonline/D)