Nel corso delle recenti festività pasquali, i carabinieri del Nas hanno portato a termine una serie di controlli nelle strutture socio-sanitarie e ricettive per gli anziani dislocate in varie località.

Il monitoraggio, finalizzato alla verifica dei livelli di assistenza e cura e d'intesa col ministero della Salute, è stato predisposto proprio nel periodo festivo quando può registrarsi una riduzione degli operatori dovuta alla fruizione di ferie e riposi lavorativi. Questi elementi possono determinare una minore erogazione dei servizi e anche situazioni di abbandono, le cui conseguenze per gli anziani ospiti possono accentuarsi in relazione all’emergenza sanitaria.

Dal 2 al 6 aprile, sono state ispezionate 337 strutture tra Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, individuandone 56 con irregolarità.

Contestate16 sanzioni penali e 50 amministrative, principalmente legate a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti, nonché inosservanza delle misure anti-Covid come la mancata sanificazione periodica e la formazione del personale in materia di prevenzione alla diffusione del contagio. Individuate inoltre situazioni di minore assistenza delle persone ospitate, riconducibili a un numero insufficiente di operatori per turno di servizio, peraltro privi di qualifica professionale rispetto alle mansioni richieste.

Quattro le strutture per le quali è stata disposta l'immediata chiusura perché risultate abusive o gravemente deficitarie in materia sanitaria e anche prive di garanzie per la sicurezza degli ospiti.

(Unioneonline/s.s.)
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