Dopo il decreto, le faq del governo, l'ulteriore precisazione di Palazzo Chigi ("Gli amici non rientrano fra gli affetti stabili"), si aggiunge un nuovo capitolo alla saga dei cosiddetti "congiunti".

Nella circolare del Viminale ai Prefetti sulle misure da applicare a partire da domani, si specifica che il temine ricomprende "i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonchè le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti", come stabilito da una senza della Cassazione del 2014. I fidanzati dunque, par di capire.

L'ambito a cui si riferisce l'espressione, viene spiegato nel documento, "può ricavarsi in modo sistematico dal quadro normativo e giurisprudenziale".

Questi gli altri chiarimenti contenuti nella circolare ai Prefetti.

RITORNO AL DOMICILIO - Precisazioni anche sul rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. "Una volta rientrati - fa sapere il Viminale - non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, a meno di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute". Tutti gli spostamenti per motivi urgenti o di salute, così come le visite ai congiunti, dovranno essere motivati con autocertificazione (IL MODULO)

ALLENAMENTI - C'è anche l'ok (già altre regioni come la Sardegna avevano dato il via libera) all'allenamento individuale per gli atleti delle discipline di squadra. "E' consentita - si legge nella circolare - anche agli atleti di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l'attività sportiva individuale in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento".

PRUDENZA NEI CONTROLLI - Più in generale, riguardo alle prescrizioni sugli spostamenti, il Viminale chiede "prudenza". "La valutazione dei casi concreti dovrà essere affidata ad un prudente ed equilibrato apprezzamento che conduca a un'applicazione corente delle dispositioni del Dpcm. L'invito è a trovare "il punto di equilibrio tra la salvaguardia della salute pubblica da perseguire essenzialmente con il divieto di assembramento e l'esigenza di contenere l'impatto sulla vita quotidiana dei cittadini". Si sottolinea "l'assoluta necessità di far leva sulla responsabilità dei singoli cittadini".

CONTROLLI NELLE AZIENDE - Quelle che riaprono non dovranno più inviare ai prefetti richieste di autorizzazione o la comunicazione preventiva per la ripresa delle attività produttive industriali e commerciali. Il sistema sulla verifica della sussistenza delle condizioni per la ripresa viene sostituito con un "regime di controlli sull'osservanza delle prescrizioni" contenuti nei protocolli in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

"A fronte dell'esigenza di sostenere il riavvio del tessuto produttivo economico nazionale - indica la circolare - si pone l'imprescindibile necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori e di assicurare idonei livelli di protezione negli ambienti di lavoro". Per questi obiettivi sarà determinante attivare "un adeguato sistema di controlli, teso a verificare la puntuale osservanza delle prescrizioni poste a presidio delle tutele e ad applicare le eventuali, relative sanzioni".

IL MODULO - Sul sito del Viminale è disponibile il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, utilizzabile da domani. Può essere ancora usato il precedente modello, barrando le voci non più attuali. L'autocertificazione, spiega il ministero, è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo. Per la giustificazione lavorativa può essere esibita "adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini e simili)".

(Unioneonline/L)

LE PRECISAZIONI DEL GOVERNO

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