Sarà chiuso nel giro di pochi giorni e con un preavviso di qualche ora il Cara di Castelnuovo di Porto (Roma), il secondo più grande d'Italia dopo quello di Mineo.

Fino a stamattina erano 550 gli ospiti del centro, da cui oggi sono partite 30 persone. Domani, a quanto si apprende, saranno portati via altri 75 migranti.

I migranti, tra cui anche bambini che frequentavano fino a oggi le scuole nella zona, sono stati trasferiti senza sapere neppure il posto esatto in cui saranno ospitati ma solo la Regione dove sono diretti.

"La preoccupazione - ha detto il sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini - è sia per la situazione umanitaria dei migranti, che vengono sbattuti fuori dal centro, sia per la decisione di chiudere di imperio il Cara senza alcuna concertazione con l'ente locale e senza ascoltare chi negli anni ha dedicato del tempo" ai percorsi di integrazione.

Al problema dei migranti infatti si somma quello dell'occupazione: 110 operatori del Cara, gestito dalla cooperativa Auxilium e assunti a tempo indeterminato, rischiano ora il posto di lavoro. Non a caso i sindacati, Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl, hanno già convocato un presidio al Mise per giovedì prossimo.

"Hanno detto che a Castelnuovo di Porto abbiamo 'deportato' bambini e donne. Sono palle, anzi, balle spaziali".

Parola del vicepremier Matteo Salvini, in diretta Fb.

"I migranti che erano nel centro di Castelnuovo di Porto se ne hanno diritto saranno trasferiti in altre strutture. Nessuno sarà lasciato per strada. Certo se chiedi asilo politico non puoi pretendere di andare a Cortina".

(Unioneonline/D)
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