«Che ca**o stai filmando tu?». Poi almeno un colpo di arma da fuoco e l’immagine diventa confusa. Si sente un’imprecazione. A profferirla, impaurito, è uno dei testimoni dell’assalto al portavalori messo a segno da un commando di sardi sulla variante Aurelia, in provincia di Livorno, nel tardo pomeriggio di venerdì. 

La scena è negli ultimi fotogrammi di uno dei video che hanno permesso di osservare le modalità di azione del gruppo criminale, secondo gli inquirenti composto   da dieci o undici uomini, pronti a tutto. 

Anche a sparare contro “civili” per evitare di lasciare tracce che possano permettere la loro identificazione. 

Lo smartphone di un cinquantasettenne ha ripreso la fase durante la quale i banditi fanno saltare una carica – esplosivo militare simile a quello usato durante la rapina a Caniga – per scoperchiare il portavalori. Poi caricano il denaro in alcuni borsoni. 

Uno di loro si accorge dell’obiettivo, anche se il testimone è su un piccolo terrapieno, dietro una recinzione, dall’alta parte della carreggiata. E spara. Momenti di puro terrore. 

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