C’è anche un 44enne sardo tra i 5 condannati dal Tribunale monocratico di Catania per insulti e istigazione all’odio razziale sui social. Il gruppo dovrà pagare multe comprese tra i 667 e i 2000 euro per propaganda e istigazione a delinquere per motivi razziale, etnica e religiosi per commenti apparsi su Facebook a un video sulla presenza di migranti nel rione San Berillo del capoluogo etneo. Nell'ambito della stessa inchiesta la Procura aveva chiesto l'archiviazione perché «il fatto non sussiste o comunque non costituisce reato» per due esponenti della Lega, il senatore Stefano Candiani e l'ex assessore comunale Fabio Cantarella, ma il gup, dopo l'opposizione dell'avvocato Goffredo D'Antona per conto dell'associazione antimafie Rita Atria che era parte lesa, aveva disposto la loro imputazione coatta. Per il parlamentare Palazzo Madama non ha concesso l'autorizzazione a procedere.

La Procura aveva stralciato dal fascicolo la posizione di altri 14 indagati tra coloro che hanno commentato, da diverse città italiane, il video con frasi riferiti ai migranti come «metterli nei forni», «èbello l'odore del Napalm al mattino», «alle docce», «maledetti clandestini», «buttateli a mare da dove sono venuti», «vai con la ruspa» e «ci vuole il lanciafiamme». Tra loro i 5 imputati, che hanno fatto accesso al rito abbreviato. Mentre gli altri sono a processo con il rito ordinario.

Nel dettaglio, oltre al 44enne sardo – che dovrà pagare 1000 euro di multa – sono stati condannati due uomini e due donne. A loro, una 79enne della provincia di Venezia e una 73enne della provincia di Milano, il Tribunale ha concesso le attenuanti generiche, condannandole a una multa di 667 euro, con pena sospesa ma subordinata al risarcimento del danno in favore delle parti civili, un euro all'associazione Rita Atria.

E ancora, un 59enne di Brindisi, dovrà pagare una multa di 1000 euro, mentre la multa – per un 57enne della provincia Udine – è di 2000 euro. Inoltre per 3 anni non potranno partecipare – in qualsiasi forma –  ad attività di propaganda elettorale per le elezioni politiche o amministrative.

(Unioneonline/v.f.)

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