Raoul Bova, il Garante della Privacy apre un’istruttoria sulla diffusione degli audio
Il vocale, sottolinea l’Autorità, «diffuso senza consenso, proviene da una conversazione privata via chat tra l'attore e un soggetto terzo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un'istruttoria dopo la diffusione dei vocali che Raoul Bova ha inviato alla modella Martina Ceretti, per accertare eventuali violazioni della normativa privacy e delle Regole deontologiche dei giornalisti.
L'audio - sottolinea il Garante -, «diffuso senza consenso, proviene da una conversazione privata via chat tra l'attore e un soggetto terzo. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social, spesso accompagnato da post, video e vignette dal tono ironico o denigratorio, ottenendo un'ampia risonanza mediatica».
L'Autorità - intervenuta a seguito del reclamo dell'attore - ha inoltre emesso un avvertimento nei confronti di tutti i potenziali utilizzatori dell'audio o di contenuti estratti dalla conversazione privata dell'attore, ribadendo che la loro ulteriore diffusione potrà comportare l'adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno, anche di carattere sanzionatorio.
Raoul Bova dal canto suo ha già querelato Fabrizio Corona per aver divulgato i messaggi scambiati con l’influencer 23enne. File che sarebbero stati inoltrati a Corona dal pr Federico Monzino, amico della giovane modella.
(Unioneonline)