Nel giorno del voto - previsto nel pomeriggio - della Giunta per le Immunità del Senato per l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per il blocco della nave Gregoretti, il leader del Lega ha ribadito quanto affermato ieri: "I senatori del Carroccio voteranno che si faccia questo processo politico, a chi ha difeso la sicurezza, i confini e l'onore di questo Paese".

"Voglio andare - ha detto ancora - in quel tribunale a rappresentare milioni di italiani che vogliono vivere tranquilli a casa loro. E poi una volta per tutte si parlerà di una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Mentre la sinistra scappa noi andiamo a testa alta a giudizio. Non abbiamo nessun tipo di paura".

"Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto", ha aggiunto.

Dal palco di Comacchio (Ferrara), dove ha tenuto un comizio in supporto alla candidata presidente alle regionali in Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni, ha dichiarato: "Oggi decidono se sono un criminale o meno. Io prendo un detto della mia nonna: 'Male non fare, paura non avere'. Siccome devono essere i delinquenti ad aver paura del processo, io ribadisco: mandatemi a processo. Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta".

A criticare aspramente l'ex ministro dell'Interno il segretario Pd Nicola Zingaretti ai microfoni di Rtl 102.5: "Salvini sta usando un tema della giustizia per motivi politici e personali, come sul caso Diciotti e sul Russiagate. Quella della Gregoretti è una vicenda solo giudiziaria, ma lui pretende l'impunità".

"Gli avversari si sconfiggono con la politica, ma chi rappresenta i cittadini lo giudichi leggendo le carte - ha aggiunto -. Salvini è garantista su se stesso e giustizialista con gli avversari".

(Unioneonline/F)
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