Caso Ferragni, le mail dei consumatori al Codacons: «Ci sentiamo traditi e truffati»
L’associazione ha diffuso il contenuto delle segnalazioni da parte dei clienti che hanno acquistato i pandori “Pink Christmas” al centro della vicenda che ha travolto l’influencer«Noi abbiamo acquistato il pandoro proprio perché la nostra neonata era stata curata dal Regina Margherita e pertanto abbiamo scelto questo pandoro. Non abbiamo lo scontrino ma la foto del dolce».
È il testo di una delle segnalazioni, arrivate al Codacons in queste ore, da parte di consumatori che lamentano di aver comprato a prezzo maggiorato l'ormai noto pandoro “Pink Christmas” al centro delle indagini della Procura di Milano per truffa aggravata a carico di Chiara Ferragni e di Alessandra Balocco.
«L'anno scorso - si legge in un'altra email - abbiamo acquistato un pandoro Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni. Nonostante le nostre poche risorse economiche e il prezzo non irrisorio del pandoro, ci sembrava comunque una buona iniziativa per aiutare chi è meno fortunato di noi. Adesso ci sentiamo traditi e truffati, perché per noi è stata una spesa che abbiamo fatto con il cuore; per questo motivo, sono qui a richiedere un rimborso».
Un'altra consumatrice racconta di aver comprato «15 pandori (stupida) come regali di Natale a cugine ed amiche» e aggiunge: «Scherzare e far danaro sulla sorte dei meno fortunati è una cosa pessima, credo che dovrebbero rimborsare oltre al costo del pandoro anche i danni morali».
E ancora: «Ho acquistato 5 pandoro Balocco/Ferragni (pagamento bancomat) direttamente nella bottega Balocco in Fossano (...) e mi sento presa in giro in quanto ho fatto questi acquisti sapendo che il ricavato andava per aiutare dei bambini».
(Unioneonline/l.f.)