"È stato bello vedere Finnegan, che sta lottando, ma regge. La nostra famiglia ha il cuore spezzato per la morte di Mario Cerciello Rega".

Così Ethan Elder, padre di Finnegan Lee Elder, il giovane americano accusato di aver accoltellato il vicebrigadiere lo scorso 26 luglio nella Capitale: il ragazzo ha confessato l'omicidio, ma non ha confermato la sua versione dei fatti al gip.

L'uomo ha visitato il figlio al carcere di Regina Coeli per la seconda volta: "La mia reazione è stata come se mi avessero dato un pugno allo stomaco".

Sotto indagine anche Christian Gabriel Natale Hjorthl, rintracciato in un hotel di Roma assieme a Elder: i due frequentavano insieme una prestigiosa università americana di Trastevere.

Intanto ci si continua a interrogare su quei 24 minuti di "buco" negli spostamenti dei due statunitensi in quella terribile notte. Il lasso temporale intercorso fra il momento in cui Elder e Hjorth sono usciti dall'albergo Le Meridien fino all'aggressione, in cui è rimasto ferito anche un altro militare.

Gli investigatori stanno passando al setaccio i tabulati telefonici e le immagini delle telecamere di sorveglianza.

LA VISITA A MATTARELLA - Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale i genitori del carabiniere ucciso. Accompagnati dal comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, la mamma, la moglie, il fratello e la sorella del 35enne napoletano hanno avuto un lungo colloquio col capo di Stato.

(Unioneonline/M)
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