Due uomini sono stati fermati con l'accusa di essere coinvolti nell'omicidio del carabiniere di 35 anni Mario Cerciello Rega, assassinato a coltellate nella notte a Roma mentre era in servizio.

Si tratta di due studenti americani, che frequenterebbero la John Cabot University a Roma, una prestigiosa università americana che si trova a Trastevere.

I due giovani sono stati rintracciati in un hotel del quartiere Prati, dove è stato ucciso il vicebrigadiere. Ma le indagini vanno avanti e nel mirino degli investigatori ci sarebbero altre persone.

L'omicidio è avvenuto poco dopo le 3 in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati, dove una pattuglia è intervenuta in seguito a un furto che vedrebbe implicati proprio i due studenti.

La dinamica dell'accaduto non è chiara. Di certo c'è che quando sono intervenuti i carabinieri, una delle persone coinvolte avrebbe estratto un coltello e pugnalato il vicebrigadiere, originario di Somma Vesuviana (Napoli), con otto colpi. Fatale per lui un fendente al cuore.

Trasportato d'urgenza all'ospedale Santo Spirito, il militare - sposato da un mese - è morto intorno alle 4 dopo un tentativo di rianimazione.

Per l'assassino "lavori forzati in carcere finché campa", il primo commento su Facebook del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Mi stringo in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e all'Arma dei Carabinieri. Chiedo tolleranza zero per i delinquenti autori del vile atto", ha fatto sapere il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

"Un giovane vicebrigadiere dei Carabinieri è stato ucciso a coltellate da un rapinatore. Aveva solo 34 anni. Il mio abbraccio alla famiglia del militare e a tutta l’Arma. È un momento di grande dolore per lo Stato", ha scritto il vicepremier Luigi Di Maio su Twitter.

(Unioneonline/F)

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